lunedì 25 febbraio 2008

Quelli che aspettavamo, siamo noi !

Per diritto dinastico; come nella migliore delle tradizioni Cubane,Veltroni indegnamente riconsegna le chiavi di una Roma depredata, al piacione Rutelli. Lo stesso che qualche anno prima invece le aveva cedute a sua volta (dopo il sacco di Italia 90),allo stesso sinistro Baracka de Roma,tal Veltroni.
Tutto questo mentre ai cittadini della Roma dei Balilla Cubani ,gli si presenta nuovamente il conto assieme alla democratica scelta di decidere se morire per mano degli amici “Rumeni” dei due gemellini ex comunisti, oppure per mano di un ex missino dalle dubbie qualità morali e politiche.
Roma la Capitale,Roma la città eterna dei Papi e dei Cesari ,di Michelangelo e del Bernini sopravvissuta ai saccheggi dei Barbari e dei Barberini,questa volta sembra per davvero irrimediabilmente destinata alla capitolazione;un salto indietro nel tempo ancora peggiore del lontano medio evo dove probabilmente come direbbe Parvus,tra non molto vedremo i cammelli abbeverarsi nelle fontane di Trinità dei Monti o a piazza Navona.

A onor del vero,qualcuno per Roma questa volta sperava almeno in una candidatura femminile magari pescata in quel mare di ipocrisia delle dame bianche cosiddette femministe che starnazzano davanti alla legge 194 e poi girano il capo difronte alla pratica della lapidazione,dell’infibulazione e tutto quello che per loro profuma di politicamente corretto.
Niente da fare;infatti mentre anche il Savonarola de noantri come Alberto Sordi nel film il Marchese del Grillo correva a baciare l’anello del Papa, l’eterna sfigata Bonino dietro una lacrimuccia e una donazione,fa sapere di ambire più in alto dello stesso Ferrara:ossia al ruolo di Papa piuttosto che a quello del Dalai Lama …visto che deve avergli già detto“no tiengo denaro”.
Non lo so, la confusione è tanta e la cosa non mi sorprende.
In questo mare di lacrime e di mediocrità però noi Liberali che speravamo nella vittoria della maggioranza silenziosa e quindi nella cacciata dei Bolscevichi dal nostro tricolore,assistiamo increduli al Berlusconi (quello nuovo, senza le cravatte di Marinella ),come stia facendo di tutto per perdere le elezioni e cosi legittimare la grande coalizione. Mi domando ancora perché noi Liberali dobbiamo delegare il nostro futuro a chi non ci rappresenta.
Perché i Liberali non escono allo scoperto e iniziano a cacciare fuori dal tempio tutti quei filistei che si auto proclamano liberali di qualcosa?
Perché nessuno ha il coraggio di chiedere a personalità di spessore morale come Magdi Allam di rappresentarci e di riappropriarci della nostra Rex Publica ?
Chi sono Veltroni,Tabacci,Bertinotti,Casini ,Di liberto ,Pecoraro e l’analfabeta giacobino Di Pietro se non la rappresentazione teatrale della Cuba de noantri?
L’unica certezza che ci rimane a questo punto oltre a quella di rivedere sventolare la bandiera Cubana sul Quirinale,subito dopo aver assistito alla capitolazione del Cupolone,è la ventata di “nuovo” che da questa sera grazie al governo Prodi,ringiovanirà i nostri cuori e le nostre speranze: il giovine Pippo Baudo ancora una volta dentro le nostre case a raccontarci che tutto va bene e che sarà lui a rappresentare la musica giovane alla faccia del ricambio generazionale.

Certo che se l’Italia dei nani e delle ballerine non è ancora riuscita a liberarsi almeno del Pippo Baudo nazionale…la vedo dura con i marpioni della politica.
A meno che…come si direbbe in America qualcuno capisse che“ Quelli che aspettavamo,siamo noi”