domenica 26 giugno 2011

PDL, rispondo agli amici liberali.

Rispondo a chi in privato mi chiede se la mia decisione di allontanarmi dalla politica sia frutto solo di un malessere passeggero oppure di una scelta ponderata. Rispondo che la mia è solo nausea.
Nausea verso l’immobilismo del Pdl e nausea verso il potere divino della magistratura; il primo è un malato tenuto in vita in coma farmacologico mentre il secondo è un cancro dove assieme all'economia di governo di stampo socialista sta attuando per conto dell'opposizione una presunta pulizia etica ma, oserei dire etnica.
Un cancro quello della magistratura che la sinistra sta cavalcando convinta di uscirne indenne prestandosi a questa farsa, spesso alzandone la posta a cominciare dalle nostre istituzioni rese monche perché colpite da questo virus maligno, un virus che la sinistra con la sua armata mediatica ci infetta quotidianamente.
Una danza macabra dove magistratura, opposizione , corporazioni e apparati dello Stato, impongono con la forza, prima al cittadino ignorante e poi alla maggioranza silenziosa e distratta oltre che pigra, rendendoli muti e incapaci di reagire.
Il Pdl pertanto non può più continuare a vivacchiare . Non può più delegare o rinviare a babbo morto, a costo di allearsi con il diavolo; la magistratura militante va fermata e assieme il Pdl rinnovato, rinnovata la sua classe dirigente a cominciare dal funesto Tremonti e dalle ragazze Pon Pon che ne gestiscono il potere assieme ai vari Lele Mora.
Ma non è solo la magistratura che mi avvilisce. E’ l’economia, questa grande assente, un’economia di stampo socialista e nemica del mercato e della Meritocrazia che sta uccidendo a colpi di legge l’unica vera economia pulita: quella liberale. Quella che farebbe fare il salto di qualità al malato Italia.
Cari amici anch’io come voi non vivo di politica ma, del mio duro lavoro e non posso più continuare a perdere tempo con chi non vuole rimboccarsi le maniche e fare in economia quello che noi dieci anni fa iniziammo a fare contro l’Eurabia ; poche persone conoscevano il pericolo islam ma, grazie al nostro silente incisivo lavoro abbiamo portato alla luce e coinvolto tutti anche lasciando cavalcare la nostra battaglia alla Lega Nord per la pavidità o cecità del Pdl. Questo è il tempo che i liberali inizino davvero a rimboccarsi le maniche con o senza il Pdl. Altrimenti iniziamo a pensare seriamente a come espatriare. Questa Italia senza spina dorsale e ruffiana oltre che puttana, non ci piace.