Rispondo su FB a tutti gli amici che in questi giorni mi hanno inviato mail e fatto telefonate per capire il motivo delle mie dimissioni dal partito di Magdi Allam. Un partito che rappresentavo qui nel Veneto in qualità di Referente Regionale. Io un liberale cristiano che prima pianta tutto per seguire Magdi Allam e poi si disillude. .Per chi mi conosce sa che la mia adesione al Partito di M.C.Allam non nasce per caso,infatti da diversi anni mi impegnavo e mi impegno a viso aperto su due fronti:• Contro l’islamizzazione dell’Europa ( una realtà della quale molte persone sottovalutano la pericolosità e la portata storica),e che io considero una emergenza ed una battaglia liberale allo stesso livello se non maggiore,di quella che i padri nobili del liberalismo combatterono contro il Potere Temporale. Una battaglia dove a rischio c’era e c’è tuttora la nostra libertà. Il dramma Olandese è solo un antipasto.• Contro il politicamente corretto e la cultura socialista dei nostri burocrati europei che emanano il 70% delle leggi che poi la nostra italietta ratifica a danno della meritocrazia ma soprattutto della libertà del singolo cittadino.Questo impegno ,seppur con qualche riserva,mi ha portato ad accettare l’invito di Magdi Allam a candidarmi nelle liste del PPEC alle europee e a rappresentare ( ma sarebbe più corretto dire a costruire), il PPEC nel Veneto.L’entusiasmo era alle stelle e gli amici che condividevano questo percorso lo erano altrettanto. Fino a che per motivi di “impossibilità materiale “a raccogliere le 150.000 firme necessarie per la nostra partecipazione alle europee ha spinto il nostro Presidente a sottoscrivere un accordo con l’ambiguo Casini spuntato all’improvviso come dal cilindro di Henry Potter.Ricordo anche di avere partecipato a Roma assieme ad una decina di coordinatori regionali ad un incontro con Magdi dove ci chiedeva consiglio sul da farsi, o meglio a noi sembrava cosi. Poveri ingenui.Eravamo (e molti iscritti lo sono ancora) ,a parte gli ambiziosi e adulatori di professione,tutti contrari a questo funesto apparentamento e tutti manifestammo repulsione alla sola idea di condividere il nostro percorso con una dirigenza che consideravamo macchiata dalla storia e in alcuni casi anche dalla giustizia. Conclusione,l’accordo si fece e lo si fece forse per puro calcolo personale e cosi Magdi purtroppo a mio parere cadde nelle braccia mortali dell’ambiguo Casini e viceversa,lo stesso uomo che poi,tanto per fare un esempio lo ha voluto affiancare dal velino principino Emanuele Filiberto,che solo pochi mesi fa tentò invano di “sottrarre” dalle tasche dei cittadini italiani un maxi risarcimento che non gli riuscì. Tutto questo in nome della casa comune dei cristiani. Ma cristiani di cosa?Ovviamente le ripercussioni non sono tardate ad arrivare; iniziò a dimettersi da subito il responsabile della campagna elettorale nonché referente regionale della Lombardia e del Nord-Est del PPEC e subito dopo quelle del responsabile politico e referente regionale del Piemonte con alcuni coordinatori al loro seguito. Tutte persone di altissimo spessore morale e tecnico dei quali conservo un ottimo ricordo.Speravo che questo scossone fosse servito a qualcosa e non solo alle minacce più o meno velate che alcuni subirono. Speravo che il PPEC venisse messo in condizione di crescere indipendentemente dall’udc e non “come pare” sembrare destinato a confluire all’interno della peggiore formazione politica catto-comunista che abbiamo in Italia.Tutti continuavamo a sperare e a turarci il naso ogni volta che leggevamo il nome dell’udc e della sua dirigenza,anche io. Fino a quando l’ultima sparata di Casini in stile Tettamanziano sui clandestini irregolari in contrasto con le mie/nostre battaglie liberali in difesa della nostra cultura e tradizione giudaico cristiana raggiunse l’apice della sopportazione.Per questo ho rassegnato le mie dimissioni da ogni incarico con restituzione immediata della tessera non condividendone la deriva o la sua naturale collocazione islamo-comunista dell’UDC. Di questa ricca e opulenta UDC che spende milioni e milioni di euro in manifesti e spot pubblicitari. Milioni che gli piovono dal cielo ,come la Manna(?). Io con questa gente non ho nulla a che spartire anche se ho tantissimi amici della base UDC che condividono il mio pensiero e che io rispetto per la loro serietà e anche per la loro cristiana ingenuità.Molti amici e coordinatori del Nord Est hanno seguito il mio esempio ed hanno rassegnato le loro dimissioni,mentre qualcun altro aspettava solo di prendere il mio posto che cedo volentieri,e pochi altri aspettano invece di raccogliere qualche briciola o titolo che il Messia nella sua magnanimità potrà loro concedere in caso di vittoria.Io come gli amici che mi hanno preceduto e seguito,abbiamo preferito dimetterci adesso solo per onestà intellettuale e perché non cerchiamo briciole o carezze politiche. Vivo del mio lavoro che mi regala molte soddisfazioni e la politica la intendo solo come una mission civica.Dicevo dimissioni. Dimissioni quindi dal PPEC/UDC e non dalla nostra battaglia. Una scelta ,ripeto,intellettualmente onesta perché sicuramente non avendo aspettato il carro del vincitore come stanno facendo altri..per decidere se salire o scappare,io e molti ex iscritti del PPEC abbiamo deciso di continuare a fare politica attiva nel nostro Nord Est e Nord Ovest attraverso un Movimento culturale che abbiamo appena costituito e che è aperto a tutti soprattutto a chi non è avvezzo a svendere la propria libertà per quattro lenticchie. La dignità prima di ogni altra cosa.
Mio profilo su Facebook http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/profile.php?id=1333962386&ref=profile