lunedì 13 giugno 2011

Ha vinto il neo Stato Pontificio rosso-verde..

Come era prevedibile è passato il quorum. Ha vinto il neo Stato Pontificio rosso-verde..
Eh si, siamo ritornati indietro . Ormai è chiaro, gli ingredienti ci sono tutti, a vincere è stata l’ignoranza generale del popolino succube e timoroso, il popolo della neo Santa Inquisizione delle magistrature-moschee, del Min.Cul.Pop di sinistra, quello che si è alzato in piedi ad applaudire lo Stato Divino e il Papa Re Di Pietro, tutti avvolti nel loro naftalico medioevo; comunisti e liberal, radicali e chierici, preti e prostitute, giullari e intellettuali dove l’unica novità è che il cristianesimo sta per essere sostituito dal comunismo e dall’islamismo.
Oggi ha vinto l’ignoranza, la paura di chi teme il cambiamento e vede la scienza come l’antitesi di Dio del loro Dio, lo Stato divino, statalista , papale e predone.
Certo un po’ ce la siamo anche cercata noi. Berlusconi come sempre ha dato il suo contributo perdendo troppo tempo dentro un mondo puttanesco e boccaccesco e meno dentro una società ,dove gran parte delle famiglie, naviga a vista e fatica ad arrivare a fine mese e dove una maggioranza sempre più consistente, sta perdendo il lavoro e nessuno si preoccupa di loro. Persone che alla soglia dei quarant’anni non possono più sperare in una nuova assunzione perché i sindacati e un welfare monco ha decreto la loro morte civile a vita. Gente che vuole annusare l’odore del pane e sentire parlare meno di bunga bunga.
Certo questo governo poteva fare qualcosa di più . Tagliare le tasse per esempio. Poteva pensare un po’ di più a chi lavora nel settore privato e un po’ meno per chi lavora nel settore pubblico come invece ha fatto ; gente che al vergognoso posto fisso si sono visti aggiungere benefit sugli stipendi, privilegi sui mutui, e sulle corporazioni a loro collocate; persone che non hanno mai avvertito la crisi come invece hanno avvertito e pagato in prima persona senza alcun paracadute i lavoratori privati che vivono ormai in piena dhimmitudine verso i dipendenti statali.
Oggi celebriamo quindi la vittoria di quest’Italia, l’Italia Turca, l’Italia che non produce ma ama vivere alle spalle dello Stato, e se proprio dobbiamo ringraziare qualcuno, oltre a Berlusconi, io ringrazierei il più grande alleato dell’esercito statale e dello stato pontificio: Giulio Tremonti. L’uomo dai paraocchi e dall’incapacità totale di rilanciare l’economia perché a beneficiarne non sarebbero più i suoi clienti milionari ma, il popolino libero e liberale che non voleva lo Stato Pontificio dei Vicerè come Di Pietro o dei Masaniello come De magistris. E invece ci tocca anche celebrarli. Grazie Giulio.