giovedì 29 settembre 2011

Lo scempio della Magistrocrazia.

Dalla mignottocrazia di Guzzantiana memoria alla pornocrazia di Marcello Veneziani le redazioni dei giornali finiscono sempre con l’allinearsi al pensiero debole di chi vuole farci credere che in Italia il problema reale è la patonza che ruota attorno al Premier piuttosto che la prostituzione intellettuale e giudiziaria delle nostre procure/moschee , mandanti e carnefici della nostra ex labile democrazia ; assieme al cancro e la patonza, questa si, della pubblica amministrazione.

Oramai viviamo in piena Magistrocrazia; questa è la realtà caro Guzzanti, caro Veneziani.

Oramai viviamo tutti nell’incertezza totale, con l’incubo di venire prelevati all’alba dal Kgb o dalla Gestapo a servizio dell’opposizione solo per non esserci allineati ai dogmi della nuova Santa Inquisizione rossa , proprio come succedeva nella Russia di Stalin o a Berlino Est.

Oramai non c’è più la certezza del diritto ma, solo l’uso improprio e strumentale della giustizia spettacolo. Una giustizia sempre meno giusta e sempre più giustizialista. Proprio come nelle società musulmane tanto care alla sinistra.

La cosa triste però e questo lo dico con grande amarezza, è ascoltare su questo tema, il silenzio dei liberali, dei radicali e di tutte quelle forze democratiche e civili che non hanno nulla da spartire con i nipotini delle ex dittature nazi- comuniste, quelle che oggi si spacciano per progressiste con la mano sinistra mentre con la mano destra accendono il fuoco dell’odio verso la società aperta, verso il diritto, verso la libertà, verso il liberalismo, verso l’Italia, verso Israele, verso l’America, … verso tutto ciò che non è intriso di ideologie totalitarie come loro e come la loro idea di società chiusa.

domenica 18 settembre 2011

La Santa inquisizione

Io credo comunque che in questo dramma generale la colpa non sia del tutto riconducibile solo alla nostra classe politica che certamente si, risponde prima di tutto ai propri interessi ma ripsonde soprattutto agli interessi di quel popolino che di certo non è migliore della sua classe politica.
Molte persone che si indignano con estrema facilità, nel loro quotidiano, e lo sappiamo tutti, sono peggio, siamo peggio dei nostri politici. La cosiddetta società civile che piace tanto all'Italia delle redazioni dei giornali infatti fa ancora più schifo di quella politica e mi riferisco a quella delle corporazioni, da quella dei giornalisti alle Procure/Moschee ,dai sindacati alle lobby teocratiche per finire alla lobby della funesta classe parassita dei dipendenti pubblici che vive alle nostre spalle peggio della razza predona di un’economia collusa con la politica.
Poi ci sono gli squadristi fascisti di professione come quella dei centri sociali che in virtù di un salvacondotto di immunità a loro consegnato da un potere divino, un po’ come quello rilasciato da decenni alla sinistra italiana da parte delle procure/moschee , dicevo, si comportano da nuove BR legalizzate, brigatisti che non sparano e non uccidono fisicamente chi non si allinea alla strategia dei comunisti italiani ma che uccidono socialmente la Libertà di chi vuole pensarla diversamente da loro e dai loro padrini. Bloccano manifestazioni e convegni, bloccano opere civili e politiche.
E’ davvero paradossale, nelle strade ci sono loro che tolgono la libertà di parola con le loro intimidazioni, nelle procure ci sono alcuni Imam con le loro Fatwe e nelle redazioni c’è la santa inquisizione: in mezzo c’è tutta la classe parassita che ha occupato lo Stato del quale se ne serve per nutrirsi e nutrire i loro mandanti.

Siamo messi proprio male e tutto questo fa presagire la viglia di una nuova dittatura teocratica; quella islamocomunista.