domenica 21 agosto 2011

Su Israele e Durban III continuo a pensare liberale.

Si avvicina il 21 settembre, come giustamente ricorda oggi su Corriere della Sera, il buon Battista. Fra un mese esatto il carrozzone antisemita dell’ONU darà il via all’indecoroso spettacolo antisemita che ironia della sorte come nella migliore tradizione della massoneria Rosso-Verde, si presenterà sotto la falsa effige della lotta contro il razzismo cosa invece già disattesa e infaustamente sperimentata nei due eventi precedenti: Durban I e Durban II.
Da sempre i nazisti e i comunisti e islamisti poi, in pratica tutte le ideologie totalitarie hanno saputo utilizzare al meglio la loro nefasta propaganda di odio, nascondendosi dietro innocue e rassicuranti sigle, parole e slogan. A casa nostra lo fecero bene i fascisti quando utilizzavano parole come libertà, giustizia, pace, benessere, diritti e orgoglio nazionale, lo fecero ancora meglio i comunisti del PCI/PD quando si spacciarono per difensori dei deboli, quando parlavano e continuano a parlare, indegnamente, di libertà, progresso, giustizia, garantismo, benessere, pace e tolleranza avendo in mente invece un solo obiettivo: distruggere chi non si piega alla loro feroce dittatura per ora solo culturale, economica, giudiziaria, mediatica, e statalista ; all’appello manca solo, per ora e in parte, quella militare.
Ecco tra un mese esatto, dopo il nazismo e comunismo dovremo subirci anche l’islamismo che, come le sorelle maggiori ma non certo più spietate di lei, sotto mentite spoglie, ci dirà e spiegherà come combattere il razzismo ( leggi come distruggere Israele e il suo popolo). Per questo dovremo solo ringraziare l’ONU e l’internazionale comunista, che attraverso Durban III tenteranno di suggerire all’Europa qualche leggina per isolare e bloccare Israele da un punto di vista politico, culturale ed economico e dall’altra suggerire agli States attraverso la Cina, come ha ben già fatto la stessa Cina su Taiwan e Tibet, di abbandonare al proprio destino Israele sia da un punto di vista militare che geografico. In mezzo e dietro le sigle di copertura infine ci sono loro: i carnefici e i loro Kamikaze, le loro bombe e il loro terrorismo, ci sono quelli che fingono di non vedere, da Tettamanzi ai Liberal sperando che i Napolitano d’Europa chiedano alla Nato una volta colpito Gheddafi di bombardare anche Israele.
Ecco questa per i veri liberali potrebbe invece essere l’occasione oltre a manifestare solidarietà al popolo di Israele, per organizzare finalmente qualcosa di liberale; penso ad un sit in di protesta da fare presso la sede romana dell’Onu, penso ad un grande evento da organizzare a Tele Aviv o Roma, invitando alte personalità della Rep. Ceca, Olanda, Usa, Italia le uniche per ora a non aver aderito a questa pagliacciata, per parlare qui si, di libertà, amore e tolleranza, quella vera. Penso ad una grande campagna di sensibilizzazione contro l’ONU e i suoi Ahmadinejad, penso ad una netta presa di posizione in tutti i settori contro il vero razzismo di chi vorrebbe cancellare prima geograficamente e fisicamente un popolo intero in nome del politicamente e islamicamente corretto e poi l'occidente intero e la sua civiltà liberale. Penso Liberale.