Leggendo i commenti sul forum del PLI al lettore spesso sorge il dubbio di trovarsi dentro il sito di Vendola o Bersani o peggio ancora del FLI. Basta non andarci. Da un po’ di tempo però questi liberal de noantri in cerca d’autore si sono spostati con incursioni militari dentro il pregevole sito di Antonio Martino e la cosa inizia a diventare preoccupante anche perché di questa gente non se ne sente il bisogno. Molti di loro scrivono in anonimato altri ancora con nikname ma nessuno con le palle che pretendono invece da Martino.
Alcuni credo di conoscerli, piccoli arrivisti seppur liberali che non hanno ancora digerito il flop con Fini altri ancora perché sperano dopo il tentativo fallito di occupare il funesto PLI, dicevo, sperano ancora di ritagliarsi qualche opportunità mettendosi a servizio di giacobini e imprenditori che vivono ed hanno sempre vissuto alle spalle dello Stato e questa è la razza peggiore dei liberali che si spacciano per duri e puri.
Discutere con i liberali duri e puri che linkano la Repubblica è già di per se una risposta.
Pensare che il PLI elegge il proprio segretario con sistemi bulgari, si fa beffa del C.N. imponendo regole e iniziative scavalcando ogni regola al punto che Scognamilio disgustato ha sbattuto la porta è la riprova . Dico il partito liberale di De Luca non il Pdl. Un segretario che non schioda la sedia ma, che invoca il passo indietro di Berlusconi. E lui ne sono convinto è lo specchio dei tanti liberal della domenica e dei tanti cattocomunisti che vorrebbero salvarci dal default(sic).
Dove sono questi liberali duri e puri o quei partiti dove si respira aria liberale? Il FLI dell’ex radicale poi ex forzista e poi ancora ex pidielllino e ora fasciocomunista Della Vedova? Dove sono? Dentro l’IDV del magistrato giacobino Di Pietro o dentro il PD comunista di Bersani?
Ma non facciamo ridere i polli.
Certo nel Pdl c’è rimasto poco o nulla di liberale ma questo è anche per colpa nostra e dei tanti fighetti da salotto che non si sono mai voluti impegnare e lavorare se non solo comodamente,pontificare ed emettere scomuniche e bolle papali dietro ad un pc; troppo comodo , comodo adesso fare i giustizialisti con Martino. Lo dice uno che ha rinunciato a cariche e opportunità a vari livelli per coerenza ma, soprattutto perché odia gli adulatori e i lacchè e i giacobini.
Di liberali autentici ce ne sono rimasti davvero pochi e quelli intellettualmente onesti non sono in cerca di poltrone o coni di luce come stanno facendo tanti topolini pseudo liberali senza però proporre nulla di nuovo o autenticamente liberale, senza esporsi in prima persona con nomi e cognomi mettendoci la faccia sulle strade e nelle piazze , senza lanciare il sasso e poi nascondere la mano.
Per essere liberali cari fighetti da salotto non basta scrivere di avere la schiena dritta bisogna anche avere gli attributi e non aspettare di raccogliere il lavoro degli altri. Attributi che non avete.
Se Martino farà qualcosa(è uno dei pochi italiani liberali credibili) bene altrimenti a farlo ci saranno dei liberali che piangono poco e lavorano tanto.
Alcuni credo di conoscerli, piccoli arrivisti seppur liberali che non hanno ancora digerito il flop con Fini altri ancora perché sperano dopo il tentativo fallito di occupare il funesto PLI, dicevo, sperano ancora di ritagliarsi qualche opportunità mettendosi a servizio di giacobini e imprenditori che vivono ed hanno sempre vissuto alle spalle dello Stato e questa è la razza peggiore dei liberali che si spacciano per duri e puri.
Discutere con i liberali duri e puri che linkano la Repubblica è già di per se una risposta.
Pensare che il PLI elegge il proprio segretario con sistemi bulgari, si fa beffa del C.N. imponendo regole e iniziative scavalcando ogni regola al punto che Scognamilio disgustato ha sbattuto la porta è la riprova . Dico il partito liberale di De Luca non il Pdl. Un segretario che non schioda la sedia ma, che invoca il passo indietro di Berlusconi. E lui ne sono convinto è lo specchio dei tanti liberal della domenica e dei tanti cattocomunisti che vorrebbero salvarci dal default(sic).
Dove sono questi liberali duri e puri o quei partiti dove si respira aria liberale? Il FLI dell’ex radicale poi ex forzista e poi ancora ex pidielllino e ora fasciocomunista Della Vedova? Dove sono? Dentro l’IDV del magistrato giacobino Di Pietro o dentro il PD comunista di Bersani?
Ma non facciamo ridere i polli.
Certo nel Pdl c’è rimasto poco o nulla di liberale ma questo è anche per colpa nostra e dei tanti fighetti da salotto che non si sono mai voluti impegnare e lavorare se non solo comodamente,pontificare ed emettere scomuniche e bolle papali dietro ad un pc; troppo comodo , comodo adesso fare i giustizialisti con Martino. Lo dice uno che ha rinunciato a cariche e opportunità a vari livelli per coerenza ma, soprattutto perché odia gli adulatori e i lacchè e i giacobini.
Di liberali autentici ce ne sono rimasti davvero pochi e quelli intellettualmente onesti non sono in cerca di poltrone o coni di luce come stanno facendo tanti topolini pseudo liberali senza però proporre nulla di nuovo o autenticamente liberale, senza esporsi in prima persona con nomi e cognomi mettendoci la faccia sulle strade e nelle piazze , senza lanciare il sasso e poi nascondere la mano.
Per essere liberali cari fighetti da salotto non basta scrivere di avere la schiena dritta bisogna anche avere gli attributi e non aspettare di raccogliere il lavoro degli altri. Attributi che non avete.
Se Martino farà qualcosa(è uno dei pochi italiani liberali credibili) bene altrimenti a farlo ci saranno dei liberali che piangono poco e lavorano tanto.