giovedì 13 marzo 2008

Il Marocco chiama Treviso

Treviso città aperta.
L’Inviato del re del Marocco a Treviso in secret- mission con l’obiettivo di verificare le condizioni dei suoi 10 mila connazionali ,ha emesso il verdetto: Treviso ? “ Città accogliente e solidale”.
Non ne avevamo dubbi. Quelli glie li lasciamo a Veltroni che non ha mai capito il grado di civiltà della Marca tanto impegnato com’era a parlare di solo cinema come tuttora sta facendo ed ha fatto nel suo tour del Nord Est.
Treviso città aperta e sicura.
Per me invece che sono cittadino italiano ,anche se di origine italo - eritrea e che spesso venivo criticato ogni volta che esaltavo la qualità di vita di Treviso e di tutte le città della Marca governate dalla Lega Nord,questa conferma è stata una soddisfazione morale prima ancora che politica. Visto poi che sono un Liberale e non un Leghista…aggiungerei “ Diamo a Cesare quel che è di Cesare”.
L’esempio calzante di queste animate discussioni era il confronto che facevo tra Padova e Venezia governate dalla sinistra e per questo in perenne balia della criminalità etnica , rispetto Treviso ; la Treviso di Gentilini sempre più sicura e pulita. Difficile da capire o ammettere dalla nostra casta politica e dal suo baraccone mediatico.
Questo per molti cittadini veneti sarà un motivo in più il 13 aprile ,per ricordarsi come dirottare i loro voti o il loro non voto di protesta.
Nel frattempo ringraziamo l’onestà intellettuale dell’inviato del re del Marocco e la serietà dei nostri sindaci Leghisti che hanno saputo garantire la sicurezza e migliorato la qualità di vita dei loro cittadini.