sabato 1 ottobre 2011

Tagliare, tagliare, tagliare..

Di male in peggio. Adesso ci si è messa pure la Confindustria (a guida ) della Camusso a scrivere manifesti come la Cgil; dopo averci propinato il “lato B” della Marcegaglia guarda caso arriva puntuale il lato B (nel senso di faccia) del manifesto del torbido Diego Della Valle. Oramai siamo in pieno trionfo della demagogia e dell’ipocrisia.
Sulla patrimoniale, già di per se nefasta, se mai si farà, una cosa è chiara: non la pagheranno i clienti di Tremonti .
Sulle vendite del patrimonio dello Stato invece continuo a mantenere le mie riserve; vendere i gioielli di casa per non risolvere il problema non serve a nulla. Piuttosto prima “tagliamo” gli sprechi della P.A. iniziando a recidere con il bisturi e se necessario con l’accetta tutti i costi della spesa pubblica, in primis riducendo l’esercito degli impiegati statali, privatizzando tutte le municipalizzate e tutte le attività statali dirette e indirette vero cancro dell’Italia e poi si, a quel punto vendere, vendere, vendere. Altrimenti è meglio fallire … per poi ricominciare a rifondare finalmente dalle fondamenta ,questo triste, ipocrita e truffaldino nefasto Stato catto-socialista.