domenica 30 marzo 2008

Grazie Deborah Fait

Volentieri pubblico un articolo dell'amica Deborah Fait che fa chiarezza sulle menzogne che i media e la "cupola" cercano di farci digerire. ... da www.lisistrata.com


14 MAGGIO. INVASIONE DI ISRAELE.
Pubblicato il 30/03/08 alle 09:36:53 GMT da Admin

Si avvicina il giorno dell'Indipendenza di Israele e i palestinesi stanno gia' cercando di rovinarci la festa, come e' loro abitudine e divertimento, come fanno da quando qualcuno ha pensato di inventarli per avvelenare ogni giorno della nostra vita in questo Paese.
Quale e' la loro ultima pensata? Far venire in Israele, per terra per cielo e per mare, milioni di palestinesi il 14 maggio, con valigie in mano , per prendere possesso delle "loro case".

Questo delirio non viene da Hamastan ma da Ramallah, da quell'Autorita' Palestinese con cui dovremmo decidere una pace, dei confini, due paesi per due popoli, e poi vivere senza piu' guerre e terrorismo gli uni accanto agli altri, finalmente, definitivamente e beatamente divisi!

Quando decideranno di piantarla con le provocazioni? quando decideranno di diventare una societa' civile di cui potersi fidare e con cui potersi confrontare? Quando diventeranno tanto maturi da condannare gli attentati fatti in Israele dai loro giovani fanatici votati alla morte?

L'ANP ha esaltato l'assassino della yeshiva' di Gerusalemme, ha osannato la sua bestialita', lo ha dichiarato martire, lo ha ufficialmente commemorato per aver voluto colpire il Popolo del Libro riuscendo ad ammazzare 8 ragazzi mentre studiavano le Scritture, prima di essere freddato lui stesso, la bestia.

Ogni volta cadono le braccia per lo sconforto nel vedere che lo stesso governo di quello che e' rimasto dell'ANP, dopo il colpo di stato di hamas che in effetti ha gia' diviso in due un paese non ancora esistente, discuta con Israele il progetto di due popoli-due stati e contemporaneamente esalti il terrorismo e inviti i palestinesi a invadere Israele nel giorno in cui celebra la propria indipendenza.

Come si puo' parlare di cose serie con questa gente?

Vogliono due stati palestinesi, uno nei territori che pretendono essere di loro appartenenza e uno in Israele che, se abitato da una maggioranza araba, diventerebbe "Israele che non c'e' piu'".

Tutta la storia dei palestinesi e' follia pura, una follia basata su una menzogna che sta tenendo in scacco il mondo da un secolo. La follia di inventare un popolo mai esistito prima, di considerarlo legittimo proprietario di terre mai state sue, di avergli permesso di assumere un'identita' mai avuta perche' i palestinesi, prima di diventare israeliani, erano gli ebrei. Le poche popolazioni arabe non avevano nomi specifici, erano arabi e basta, i piu' arrivati dai paesi arabi circostanti perche' l'Yishuv ebraico all'inizio del secolo scorso dava loro la possibilita' di lavorare, di curarsi, di curare il tracoma dei loro figli, la tubercolosi e la malaria.

Gli ebrei gli hanno dato lavoro, li hanno curati, gli hanno costruito le scuole e si sono ritrovati sgozzati da gente che urlava che la terra era improvvisamente diventata sua, terra araba.

Fu a questo punto della tragica storia che i soliti perfidi inglesi tradirono la dichiarazione Balfour del 1917 e la decisione della Lega delle nazioni del 1922 che assegnava agli ebrei le terre storicamente ebraiche del Mandato britannico, limitando l'immigrazione a 15.000 ebrei all'anno per cinque anni per poi bloccarla del tutto.
Fu cosi' che sempre i soliti inglesi nel 1922, aggiunsero all'ultimo momento una clausola, la numero 25, alla dichiarazione Balfour in cui era scritto che le terre quasi del tutto disabitate promesse agli ebrei, dovevano diventare Regno di Giordania per dare un trono agli Husseini dell'Arabia Saudita.

Di fatto questa fu la prima spartizione della terra che doveva andare agli ebrei.
La seconda avvenne nel 1947, quando le Nazioni Unite decisero di dividere ulteriormente il restante territorio del Mandato Britannico tra ebrei e arabi (non palestinesi perche' all'epoca non esisteva popolo con questo nome).
Gli arabi rifiutarono l'offerta semplicemente perche' non potevano accettare la bestemmia di una nazione non araba in mezzo a loro.
Erano antisemiti, legati ideologicamente al nazismo.
Israele era, per loro, anatema.
Dopo il rifiuto ci fu l'invasione di Israele.
Israele vinse la guerra e vinse la vita.
La Giordania si prese i territori di Giudea e Samaria, li annesse, se li tenne per 19 anni durante i quali nessun palestinese li pretese per creare uno stato.
Restarono per lo piu' disabitati ma in compenso i palestinesi continuarono a fare attentati terroristici contro Israele.

Nel 1967 Israele vinse un'altra guerra dichiarata dai paesi arabi, riconquisto' Giudea e Samaria ricomponendo cosi' il territorio del Mandato Britannico che doveva andare agli ebrei nel 1947, dopo il rifiuto arabo.

Questa e' storia, la storia che la creazione di un popolo palestinese trasformo' in tragedia negando a Israele il diritto di esistere e agli ebrei, ancora una volta, il diritto di vivere e dando origine a quella mostruosita' immensa che sara' il terrorismo palestinese.

Dopo 60 anni di sangue e di proposte sempre rigettate dagli arabi, si arrivo' all'idea dei due popoli due stati nel tentativo di porre fine ai morti, al terrorismo, alle guerre contro Israele.

La base su cui si fonda il principio due popoli per due stati, significa che i palestinesi devono smetterla di considerare anatema l'esistenza di uno stato ebraico in un area completamente arabo-islamica. Devono abbandonare l'idea, ormai secolare, di distruggerlo per sostituirlo con uno stato arabo-palestinese e devono capire che l'unica possibilita' di sopravvivere e' rassegnarsi ad esistere al di fuori dai confini di Israele che saranno decisi alla firma di un trattato di pace.

Finche' romperanno le scatole colla legge del ritorno non si arrivera' da nessuna parte perche' non esiste possibilita' che degli arabi tornino ad insediarsi in uno stato che non e' il loro per arrivare a distruggerlo dal di dentro, in base all'idea genocida di "eliminare Israele dalla faccia della terra".

Questo fa pensare che l'ANP non sia altro che la maschera meno orrenda di hamas, quindi un tranello per Israele che, se facesse la pace con Abu Mazen, poi si troverebbe ad avere ai propri confini due stati terroristi, uniti fraternamente nell'ennesimo tentativo di distruzione dell'odiata entita' sionista.
All'interno di Israele avremmo invece un milioncino di arabi , piu' un piccolo numero di ebrei folli e traditori, sventolanti la bandiera palestinese.
Non ci credete?
E' impossibile che una democrazia permetta che della gente sventoli sul suo territorio le bandiere del nemico mortale? E' possibile, e' possibile, purtroppo.
Tutto e' possibile in Israele dove democrazia significa non solo liberta', diritti e doveri ma anche "cittadini arabi sputateci pure addosso e noi ci fustigheremo ogni mattina col gatto a nove code".

E' possibile ed e' accaduto ieri a Jaffo, un quartiere di Tel Aviv, Signori, nel cuore di Israele, a Tel Aviv, non a Tul Karem, a Jaffo di Tel Aviv dove vivono arabi ricchi e pasciuti proprietari di ristoranti e negozi sempre pieni di turisti.
E' successo che questi arabi ricchi e pasciuti, cittadini israeliani, abbiano fatto una grande manifestazione per il "giorno della terra" e tutti a sfilare, elegantemente vestiti, sventolando, IN ISRAELE, E LIBERAMENTE, la bandiera palestinese.

Gente maledetta, loro.
E noi che glielo permettiamo cosa siamo?

Noi che non li obblighiamo ad andarsene a Ramallah o a Gaza a calcioni nel sedere e che non gli chiediamo nemmeno di essere fedeli al paese di cui portano la cittadinanza, cosa siamo se non dei poveri idioti?
Questi ricchi e pasciuti arabi israeliani, vestiti Armani, coi Ray-ban sul naso, andranno ad accogliere i loro fratelli il 14 maggio mentre noi cercheremo di festeggiare i 60 anni di Erez Israel e di essere contenti?

Ci avveleneranno anche quel giorno?

Sicuramente si, se noi gli permetteremo di farlo.

Deborah Fait
www.informazionecorretta.com
http://deborahfait.ilcannocchiale.it

sabato 29 marzo 2008

La pulizia etnica verso i Cristiani

Una verità scomoda e nascosta che deve farci e far rflettere soprattutto i nostri tristi politicanti.

UN’EPIDEMIA MORTALE STA FALCIANDO I CRISTIANI NEL MONDO ISLAMICO di Adriana Bolchini Gaigher www.lisistrata.com

LA MORìA DEI CRISTIANI NEL MONDO si è finalmente svelata nella sua interezza.
Si tratta di un rarissimo virus invisibile, ma estremamente resistente alle difese immunitarie, coltivato in madrassah e trasportato di nascosto nelle pieghe delle tuniche e nelle barbe dei chierici islamici, attraverso le grandi migrazioni mondiali.

Nei laboratori scientifici si sta mettendo a punto un vaccino che immunizzi i cristiani dal contagio e dagli effetti virulenti che producono esplosioni d’ira e di tritolo incontrollabili. Tale fase acuta anticipa di poco la fase terminale che è il decadimento delle funzioni cerebrali e la distruzione delle molecole sane del corpo della cristianità.
una rara immagine del virus "vibrione pakislamicus"
Si sta pensando di indire un Congresso a livello mondiale, nel quale invitare come ospiti d’onore gli scienziati israeliani, che hanno messo a punto una strategia curativa della patologia islamista e anche se ha dato esigui frutti e non ha debellato il ceppo untore, a causa della virulenza del virus, è in grado di limitarne gli effetti dannosi.

Intanto l’imam della moschea di Segrate (Milano2), (quello che voleva controllare anche le merendine dei bambini all’asilo….) ha dichiarato che entro 10 anni l’Italia, grazie alle conversioni, sarà tutta musulmana. Secondo lui gli italiani saranno colpiti da un’illuminazione improvvisa per cui correranno a frotte verso la via salvifica che porta al paradiso delle urì ed è probabile che possa accadere perché in fondo sarà sufficiente dare un aiutino al loro desiderio di conversione generato dal miracoloso virus uscito dalle madrasseh.

Anche l’Ucoii è convinta di questo inevitabile decadimento dell’atomo dell’homo sapiens cristianus, che per effetto dell’entropia causata dal virus si stai evolvendo in homo hislamicus, così a suon di petroldollari di provenienza sconosciuta (sarà l’effetto del miracolo saudita?) sta costruendo moschee anche a ridosso delle antiche basiliche nelle quali ormai albergano solo sparute mummie cattoliche.

Coloro che invece resteranno abbarbicati incoscientemente alle proprie origini cristiane, dovranno rassegnarsi a scomparire. Eh sì l’imam pensa che questi ultimi siano una razza in via di estinzione ed è probabile che lo siano visto ciò che sta succedendo nei paesi a maggioranza musulmana, nei quali i cristiani sono colpiti appunto da una strana malattia mortale che li sta estinguendo, qui sotto alcuni dei tanti casi perniciosi, nei quali si è avuta la prova che il virus è attivo e si sta diffondendo sotto forma di epidemia:

Giacarta, 16 ott. (Adnkronos) - Un sacerdote cristiano protestante, è stato ucciso a colpi di pistola a Palu, capitale della provincia orientale indonesiana del Sulawesi Centrale. Il pastore, Irianto Kongkoli, 40 anni, ricopriva l'incarico di segretario generale della Comunione indonesiana,un'associazione ecumenica cristiana. E’ statoraggiunto da colpi d'arma da fuoco sparati da due sconosciuti a bordo di una moto e con il volto coperto, La notizia è stata resa nota dalla polizia.
Leggi tutto: Indonesia Ucciso Sacerdote Protestante del 16/10/2006 http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.567504655

Iraq: sacerdote decapitato e quattordicenne crocefisso da gruppo islamico
Mosul – Si sono svolti pochi giorni fa a Mosul i funerali di padre Paulos Eskandar, il sacerdote di rito siro-ortodosso trovato decapitato ieri in un distretto orientale della cità irachena. Per il sacerdote rapito il 9 ottobre scorso da un gruppo islamico, è stato chiesto un riscatto tra i 250 mila e i 350 mila dollari, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Assyrian e per avviare le trattative i rapitori pretendevano anche che all’esterno della chiesa di p. Paulos venissero affisse le scuse per le parole dette dal Papa a Regensburg.
Leggi la notizia completa su Asianews del 12/10/2006 http://www.asianews.it/view.php?l=it&art=7463

Bombe, ma anche persecuzione nascosta per cacciare i cristiani dall’Iraq
Esponenti della locale chiesa caldea spiegano ad AsiaNews i possibili moventi degli attentati di domenica a Kirkuk e Baghdad e raccontano quotidiane discriminazioni e minacce contro la comunità cristiana : rapimenti, discriminazione e azioni eclatanti come la serie di autobomba contro edifici cristiani a Kirkuk e Baghdad, probabilmente con lo scopo di alimentare le divisioni interne e l’instabilità politica, e “spingere la comunità cristiana fuori dal Paese”. Leggi l’articolo completo del 31/1/2006 http://www.asianews.it/view.php?l=it&art=5254

Due cattolici pakistani arrestati per blasfemia contro il Corano
James e Buta Masih, entrambi di 70 anni, sono accusati di aver bruciato pagine del Corano. Entrambi analfabeti, sono stati incarcerati anche in assenza di testimoni del reato.
La polizia pakistana ha arrestato ieri due cattolici di Faisalabad con l’accusa di aver bruciato il Corano, anche se neppure chi li ha denunciati ha visto i due commettere il reato ………
…….. Secondo l’art. 295 comma B del Codice penale – noto come Legge sulla blasfemia – chiunque dissacri i testi sacri dell’islam rischia l’ergastolo o la pena capitale. La legge viene utilizzata di continuo come mezzo per regolare questioni private….. Leggi l’articolo completo del 9/10/2006 http://www.asianews.it/view.php?l=it&art=7431

L'assassinio di don Santoro in Turchia 7/2/2006 È bastato il pretesto di alcune vignette apparse su un oscuro giornale danese per scatenare l'apocalisse islamica, la fatwa famelica che ha già travolto la sua prima vittima, un generoso prete italiano, don Andrea Santoro, intento a sperimentare sul fronte turco di Trebisonda la fragile teoria del dialogo a oltranza tra Cristianesimo e Islam. Leggi l’articolo completo del 9/10/2006 http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=68

, Eccetera, eccetera, eccetera, l’epidemia prosegue e la morìa continua…… mentre si attende con ansia che venga messo a punto un antidoto efficace.

Adriana Bolchini Gaigher

venerdì 28 marzo 2008

La vergogna di Venezia

La Venezia politicamente Rossa ,anche se questa volta solo di vergogna,oggi ha un motivo in più per ricordarselo.
La notizia è fresca,fresca: una ventina di disabili in carrozzella assieme ai loro accompagnatori,dopo aver regolarmente prenotato i biglietti con visita guidata presso le Gallerie dell’Accademia per vedere la mostra di Tiziano, si è vista letteralmente umiliare e sbattere fuori dalla porta, sotto al freddo e la pioggia per più di due ore,solo perché la struttura simbolo della cultura e della sinistra, non era idonea ad ospitare dei disabili. Alla faccia delle barriere architettoniche.

Tutto questo accadeva sotto lo sguardo incurante degli addetti ai lavori e degli altri visitatori che anziché solidarizzare con loro, si affrettavano a scavalcarli per entrare dentro. Posso immaginare quindi che se ai commessi veneziani non è importato nulla di quei poveracci,figuriamoci quanto ne sia potuto fregare al nostro caro sindaco filosofo Veltroniano,tal Cacciari.

Una vergogna bella e buona.

Una vergogna che si somma allo sperpero di denaro che la giunta Rossa ha dilapidato nella sua fallimentare costruzione inutile e faraonica come il ponte di Calatrava ancora in “alto mare”,anziché destinarli in opere utili alla gente.
In pratica 18 milioni di euro buttati al vento assieme ad altrettanti soldi buttati al vento per il Tram di Mestre.


Il 13 e 14 aprile ricordiamocelo,mentre adesso manifestiamo la nostra solidarietà ai poveri disabili vittime di infinite ingiustizie.

giovedì 27 marzo 2008

Conferenza stampa del P.L.I. a Venezia

A tutti gli amici liberali del Veneto che vogliono ascoltare della vera "musica liberale"...per disintossicarsi dal pattume a cui siamo costretti ad assistere da politici che si millantano tali, consiglio di fare una capatina a Venezia dove i veri liberali si sono dati appuntamento.

Premetto che la "musica liberale" è senza dubbio di un certo spessore;non garantisco per la qualità dei musicanti,ma visti i tempi,ne vale comunque la pena

La Conferenza stampa dell'on. Stefano De Luca per la presentazione di liste e programmi del P.L.I. in Veneto avrà luogo: sabato 29 marzo 2008 alle ore 10.00 presso l'Hotel Sofitel di Venezia - S. Croce, 245 (Piazzale Roma).

lunedì 24 marzo 2008

Eritrea : diritti umani negati

La bella notizia di Magdi Cristiano Allam convertito dall’Islam al Cattolicesimo in piena Resurrezione,dopo un mezzo sorriso di compiacimento,mi riporta mio malgrado alla triste realtà dei miei tanti compaesani eritrei che invece ricevono il loro “forzato e violento” battesimo dal cristianesimo all’islam, non all’interno di una cattedrale vestita a festa, bensi all’interno delle carceri eritree e il più delle volte dentro le loro case ed uffici pubblici.

Non parlo delle zone di confine ormai terre dell’islam, ma della piccola e grande città di Asmara, mia città natale. Una città splendida cresciuta all’ombra della cultura italiana dove le scuole pubbliche gestite dai Comboniani o dai Salesiani ,tanto per citare un esempio,non avevano nulla da che invidiare ai college europei.
Ricordo una città dove convivevano in armonia più culture e più religioni e dove il sangue versato dagli eritrei per gli italiani durante la guerra andava a compensare quello versato appunto dagli italiani per il bene dell’Eritrea.

Ecco, questa eritrea non c’è più. I diritti umani vengono quotidianamente calpestati attraverso arresti , deportazioni, torture e mutilazioni.
Secondo le ultime fonti ci sono tuttora 2000 cristiani in carcere per motivi di fede ed altrettanti per motivi politici;un inferno governato da un governo filoislamico amico e protettore delle coorti islamiche libere di “canonizzare all’islam” un popolo da sempre orgoglioso della sua religione Copta dove le sue donne con altrettanto orgoglio portavano a vita ,tatuata sulla fronte, una croce copta simbolo di una storia e di un modus vivendi.
Tutto cancellato.

Pensare questo popolo in perenne fuga da questo inferno, attraversando di volta in volta altri inferni come il Sudan e poi la Lybia in cerca d’aiuto da parte del loro fratello maggiore (leggi Italia),mi sgomenta.
Mi sgomenta perché l’Italia che ricordano, non c’è più. Anche qui, tutto cancellato.
Nel frattempo Prodi, nel suo recente viaggio in Eritrea da buon opportunista,se ne è ben guardato dal parlare di diritti umani; dimenticandosi tra un sonno e l’altro,del cordone ombelicale che da sempre lega l’Italia al popolo Eritreo . D’altronde cosa si può chiedere ad un governo Prodi che è fuggito in massa pur di non incontrare il Dalai Lama e tuttora flirta con il terrorismo islamico?
Dobbiamo solo aspettarci l’invio delle corti islamiche in Italia in cambio di qualche commessa o futura privatizzazione? I segnali ci sono tutti.



venerdì 21 marzo 2008

Schiavi senza catene

Italia città aperta.
Detta cosi sembra il titolo di un vecchio film del neorealismo italiano che ai più anziani come me provoca un grande senso di nostalgia e smarrimento. Invece per chi ci osserva da lontano in mezzo alle dune o dietro le ex bandiere rosse o lungo la Senna,è semplicemente la pellicola ingiallita della nostra italietta che alimenta i loro sogni di conquista.

Italia città aperta come le sue carceri dopo l’indulto o grazie ai PM oberati dal lavoro e dalla politica.
Italia città aperta come le sue aziende e banche pubbliche regalate ai francesi di turno come l’Alitalia oggi e la Wind regalata agli arabi ieri, per non parlare della SME e dei faccendieri vecchi e nuovi imprenditori collusi con la nostra classe dirigente.
Italia città aperta come le sue frontiere diventate ormai crocevia di armi,droghe e denari .Aperte allegramente e senza controllo a spregevoli mercanti di uomini,bambini e donne destinati al mercato dell’illecito sotto l’occhio benevolo ed accondiscendente del politicamente corretto.

Come possiamo definirci una nazione civile se ancora oggi permettiamo a questi mercanti il rapimento e lo sfruttamento di ragazzini e ragazzine destinate alla prostituzione e al furto buttati come barattoli vuoti in mezzo alla strada?
E’ mai possibile vedere impotenti la continua e meccanica distruzione fisica e psicologica di questi nuovi schiavi senza catene?

La mia domanda è semplice. Avete mai sentito la nostra classe politica parlare o solo accennare nei loro pomposi programmi ad effetto di diritti civili negati?
Souad Sbai con l’Associazione O.D.D.I.I.lo sta facendo

Il 13 e 14 aprile ricordiamocelo

giovedì 20 marzo 2008

O.D.D.I.I. Diritto-Libertà-Progresso

In questo periodo in cui tutti parlano di libertà e doveri come alcune associazioni pseudo pacifiste dove il loro concetto di libertà è quasi sempre a forma di fisarmonica che degenera a seconda del colore politico impattato,esiste invece chi in silenzio e con grande dignità si occupa seriamente di libertà, doveri ed anche di diritti in maniera apolitica ,apartitica,aconfessionale: sto parlando dell’Osservatorio Del Diritto Italiano ed Internazionale. www.oddii.eu L’ODDII ha come Segretario nazionale una donna di grande coraggio ed onestà intellettuale come Souad Sbay attuale candidata alla Camera con il PdL,e come Presidente nazionale un’altra donna battagliera e di altrettante qualità morali e di grande spessore come Adriana Bolchini nostra Presidente nazionale e direttore del sito www.lisistrata.com Dico nostra perché ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare l’ODDII nel Veneto. La battaglia sarà dura ma sono sicuro che la vinceremo anche perché l’associazione Impegnati www.impegnati.it che rappresento nel Veneto assieme ad altre forze politiche darà sicuramente il suo notevole contributo. Da buon liberale ho pertanto accettato volentieri e con grande entusiasmo questa nuova sfida:una sfida tutta centrata nella difesa dei diritti umani ,dell’ambiente , del patrimonio e dei beni culturali:temi a me come a tutti voi,da sempre molto cari e bandiera del mio/nostro quotidiano. Vi invito a visitare il sito www.oddii.eu

martedì 18 marzo 2008

Fabbrica di idee Liberali



Nasce una nuova Associazione: Impégnàti

Dall'esperienza dei Liberali per l'Italia abbiamo preso il "virus" della politica e della cultura liberale. Dalle amicizie e dai rapporti instauratisi in questi anni abbiamo visto germogliare una verità profonda, che è poi la causa reale dello schifo della nostra vita politica: chi potrebbe cambiare le cose se ne sta comodamente a casa sua, in poltrona, impassibile di fronte allo sfascio di quello che fu il più bel Paese del Mondo.

Da questa motivazione nasce la nostra Associazione. NON vogliamo essere un ennesimo partito politico. Abbiamo una chiara missione, distillata dal nostro impegno politico liberaleebasta degli ultimi anni.


La nostra Missione

“Impegnati”... si può pronunciare con enfasi sulla “e” (impègnati) e/o sulla “a” (impegnàti).


Impègnati è la prima parte della nostra missione: motivare e spingere la gente perbene a tornare ad occuparsi della propria “res publica”. Vogliamo parlare a tutti gli italiani stufi dello schifo di questa italietta. Vogliamo attirare chi non si è mai impegnato, chi lo è stato ma se ne è allontanato, chi critica ma non si schiera, chi va al mare o in montagna, chi non vota più.



Impegnàti è la seconda parte della nostra missione: permettere grande visibilità, utilizzando tutti gli strumenti del network offline ed online, a chi ha deciso di impegnarsi condividendo la nostra battaglia ideale. Vogliamo esserci e mostrarci. Vogliamo promuovere, far conoscere, comunicare agli italiani perbene l’esistenza di una nuova classe dirigente che non ha paura di scendere in campo e che è pronta alla battaglia liberale, meritocratica, semplificatrice, moralizzatrice da realizzarsi dentro le istituzioni ma anche, laddove necessario, al loro margine.


"Vogliamo essere una fabbrica di idee, pratiche politiche liberali e soprattutto di persone impegnate a realizzarle con rigore morale ed onestà intellettuale". (Leggi --->>)




Il nostro Logo

Il nostro logo è una farfalla, l'animale che meglio raffigura la trasformazione. Una farfalla multicolore: dalle ali azzurre (il DNA italiano), rosse, bianche e verdi (la Bandiera) e dal corpo giallo, come il nostro cuore liberale. (Leggi --->>)

Il nostro Statuto

Lo Statuto che ci siamo dati conta 15 articoli. Ci è sembrato semplice e quanto meno burocratico possibile. Si può votare pe r posta elettronica e partecipare alle assemblee via skype. E' vero, prevede una piramide organizzativa: ma noi tutti- che lavoriamo in azienda- sappiamo che tutte le grandi imprese hanno chiare regole di Governo. Non vogliatecene e mandateci pure i vostri suggerimenti e commenti. (Leggi --->>)


Corsivetti

Il Tesoro ha appena dato il suo OK alla cessione dell'Alitalia ai francesi. Il titolo ha perso oltre il 30% in Borsa. L'Alitalia sopprime una buona parte dei suoi voli. Ci saranno oltre 1.600 esuberi. Dal 1° Aprile, Malpensa perderà il 70% delle sue rotte. Il Consiglio di Stato ha dato parere negativo alla proposta Airone di acquisire l'Al italia.

Questo vuol dire amare l'Italia e pensare a rinforzarla...

Complimenti al governo Prodi! Sentiti complimenti.


Note sulla Privacy
Avete ricevuto questa newsletter perchè iscritti al sito www.liberaliperlitalia.it. Quel sito non è più operativo. Confluisce su www.destraliberaleitaliana.org per quanto riguarda il movimento politico e sul nostro sito www.impegnati.it, sul quale ritroverete la quasi totalità dei contenuti e la stessa redazio ne cui eravate abituati.

Se non voleste più ricevere questa newsletter scrivete una mail a: info@impegnati.it








www.impegnati.it - liberalizzare, semplificare, amare l`Italia

domenica 16 marzo 2008

Alitalia come Wind ?

Le prossime nomine dei vertici IRI ,quelli della banda del buco tanto per intenderci, sono state ufficialmente congelate fino a prossime elezioni,cosi dicono,ma in verità solo sospese e in attesa di redistibuzione del potere ; pena lo scoccare di avvisi di garanzia. La pentola Wind sta bollendo !
Facciamo un passo indietro.
Circa 30 anni fa un bolognese simpatizzante russo mentre già iniziava a prendere per i fondelli gli italiani allenandosi con un pendolino in cerca dell’ex Statista Aldo Moro assassinato poi dalle BR dalle cui fila dirette ed indirette sono poi usciti fior di politici attualmente classe dirigente,iniziava a chiudere gli occhi difronte a questa lunga e lenta rapina ai beni di Stato.
Basti ricordare l’affaire Olivetti prima e SME poi cedute per un piatto di lenticchie ad imprenditori spregiudicati tanto per capire le ultime rapine fatte ai nostri danni come la Telecom e la Wind regalata poi agli arabi.

La banda del buco forte del detto “duro perché faccio”, e forse ancora in nome e per conto della famosa banca d’affari Statunitense sembra però non ancora paca e serena o con il desiderio di appendere il piede di porco al chiodo,tanto da voler tentare l’ultimo colpaccio (anche loro tengono famiglia..),con la vendita,pardon, con la svendita dell’Alitalia alla Gauche.
Ormai si tratterebbe solo di piccoli dettagli e della firma della proprietà (leggi sindacati),e poi il gioco è fatto. I francesi d’altronde da gran signori quali sono ed in previsione di future penali (leggi Malpensa),si sono subito offerti di pagare l’Alitalia un terzo in meno di quanto proposero qualche mese fa.
Non che io abbia particolari simpatie per l’elefantiaco e parassitario ente statale come la nefasta Alitalia ; ma a questo punto visto il tipo di scambio,piuttosto che regalarla ai francesi,mi domando e qui la mia richiesta diventa forte…se non sarebbe più corretto farla definitivamente fallire,mandando a casa tutti gli esuberi ,assunti negli anni dall’azienda Alitalia sicuramente non per esigenze operative ma decisamente per qualche altro motivo …e farla rinascere davvero una volta per sempre libera ed efficiente nelle mani di una cordata italiana di indubbia provenienza politica ?

Il 13 aprile ricordiamocelo e speriamo che assieme a quei cialtroni che ci vorrebbero governare e che ci hanno governato,si iniziasse per davvero a mandare via anche questa razza predona di manager di Stato che tutto hanno fatto e potranno fare meno che gli interessi dello Stato.
Alitalia come la Wind?

…..per questo vi invito a leggere quanto riportato da questo sito che consiglio a tutti di inserire tra i vostri preferiti www.lisistrata.it

L'ipocrisia dei Radicali ed il Tibet

L’ipocrisia dei Radicali non ha limiti: ricordo l’arrivo e la solitudine del Dalai Lama quando arrivò in Italia tra il fuggi, fuggi generale dove nemmeno i pacifici e non violenti Radicali ebbero il coraggio di riceverlo,inclusa Mrs.Lacrimuccia Emma Bonino fedele scudiera di Mr. Why Not Prodi.
D’altronde erano tutti dentro il governo del Partito Democratico seduti dietro un tavolo d’affari,a pancia piena ed in piedi ad applaudire e a fare la Ola in favore dell’economia e della democrazia Cinese. Gli affari sono affari …. e su questo i nuovi Radicali di governo sono imbattibili.
Vedere adesso questi piccoli faccendieri della politica e dell’informazione di regime scandalizzarsi della repressione Tibetana ad opera dei loro amici cinesi non solo mi disgusta ma mi indigna.
Dov’era Pannella quando arrivò il Dalai Lama e perché non fece allora uno sciopero della sete in difesa dei Monaci Tibetani?
Dov’erano i nostri direttori dei giornali e dei news magazine ?
Dov’era il Vaticano?
Dov’erano Berlusconi e Veltroni ?
A memoria mi par di ricordare che l’unico politico che manifestò un po’ di attenzione fu solo un ricco borghese e stranamente (ma siamo in Italia..), a detta sua anche rappresentante della classe operaia,tal Bertinotti. Questo cari amici la dice lunga su quanto siamo conciati male..
E pensare che adesso sotto campagna elettorale questi piccoli ratti che dicono di rappresentarci in Parlamento,fanno a gara a scrivere nei giornali dei loro amici quanto cattivi siano i cinesi …facendoci solo sorridere ;come il patetico Sergio D’Elia che in questo momento in India partecipa alla manifestazione contro l’occupazione cinese in Tibet.
In India,badate bene e non in Italia come avrebbe dovuto fare una seria Associazione con a cuore le sorti di Abele piuttosto che quelle di Caino.
Di Caini ne abbiamo fin troppi all’interno del nostro Parlamento,dentro le nostre Istituzioni,dentro le banche i giornali e dentro i sindacati,ma soprattutto dentro il corpo malato di questa Italia che assomiglia sempre più ad una enorme discarica come direbbe Beppe Grillo.

sabato 15 marzo 2008

Un motivo in più per votare Lega Nord

Un motivo in più per votare Lega.

Il caso ha dell’incredibile:lo Stato Italiano assicura la pensione sociale ai stranieri con l’età minima di 65 anni per un importo di 550,5 euro per 13 mensilità contro la minima non sempre riconosciuta ai nostri anziani italiani che hanno sempre lavorato e versato i loro contributi in tutte le sue forme.

Il gioco è semplice.
Un regolare Albanese o Kosovaro che sia,si reca presso gli uffici di un Comune, preferibilmente di sinistra e fa richiesta di ricongiungimento dei suoi cari dimostrando di essere in grado al loro mantenimento. Una volta ottenuta la residenza di questi parenti o genitori veri o presunti che siano,ed essersi accorto di non essere più in grado di mantenerli (altra beffa) ,ed ottenuta la pensione sociale dimostrando l'età che vogliono... se ne libera subito spedendoli al loro paese ;a questo punto l'unica cosa che rimane in Italia è una delega "a vita " di riscossione della benevola pensione...visto che poi nessuno andrà mai ad indagare se la persona viva ancora in Italia o se sia ancora in vita. Gli anziani cinesi…. insegnano
Morale,il giovine immigrato a differenza dei nostri giovani precari o bamboccioni come vengono chiamati dalla sinistra,pur non avendo mai arricchito le casse dell’erario,con quei soldi riesce nella migliore delle ipotesi,a pagarsi il mutuo o l’affitto della casa; affitto che a sua volta a fine anno gli viene stornato nuovamente con un altro assegno “etnico” dal Comune sotto forma di aiuto sociale.

Nel frattempo i nostri anziani invece, grazie alla politica suicida della sinistra e di una certa destra di governo,sono costretti alle continue elemosine, deambulando tra i rifiuti e gli avanzi dei mercati rionali in cerca di cibo o nella peggiore delle ipotesi mangiando il cibo dei cani, e cercando in cuor loro di aiutare anche i loro figli e nipoti destinati al precariato e condannati a non potersi comprare una casa o a far salti mortali per pagarsi l’affitto.

Un motivo in più per votare la Lega.

Per chi ne volesse sapere di più basta leggere l’articolo apparso oggi nel Gazzettino a firma di Gigi Bigotti:Beffa all’Inps

venerdì 14 marzo 2008

Venezia la Rossa

In questi giorni in cui si parla tanto di etica e valori,e non solo di quelli immobiliari del no global veneto o di quelli di un ex magistrato analfabeta, devo riconoscere che a volte faccio fatica a comprenderne la portata
Sembra assurdo ma in Italia funziona cosi: tutti puntiamo il dito senza appello contro qualcuno reo , di non aver assolto poeticamente al suo impegno professionale , politico , religioso o semplicemente civile. Tutti ci sentiamo sempre vittime di qualcuno o di qualcosa. Anche se in parte a volte lo siamo.
Ascoltando i Tg infatti,a cominciare dalle stragi per finire alla politica spettacolo della nostra italietta decadente,molti riconoscono il fallimento del proprio ruolo, magari come quello di padri,politici o semplicemente di datori di lavoro in un colpevole che ipocritamente chiamano società e tanti altri chiamano governo, come se si trattasse di una cosa astratta .
Ieri sera al Caffé durante un aperitivo con degli amici, tutte queste cose le subivo e le ascoltavo involontariamente dalla bocca di una precaria, lasciata a casa da un imprenditore locale a cui lei rinfacciava la doppiezza della sua morale. In sostanza dietro le lacrime,la neo disoccupata gli ricordava di quanto questo signore si riempisse la bocca di parole come “i valori perduti “ “di una società senza cuore” e poi nel suo piccolo mancasse di educazione e rispetto con i suoi dipendenti. Diceva il vero. Infatti con freddezza e cinismo il tipo gli ricordava che lui era il padrone dell’azienda anche se poi suo malgrado lo diventava anche della sua vita professionale.
I valori iniziano dal nostro quotidiano ?
Lei parlava e parlava tra le lacrime mentre lui invece con aria di sufficienza la ascoltava e piegava il suo giornale (l’Unità), raccogliendo le sue carte e sistemandosi con aria distaccata e paterna,la sua giacca di Cachemire.
La ragazza invece senza più lavoro e con la spilla arcobaleno attaccata alla sua borsetta alla fine e da sola se ne è andata tra le lacrime cercandolo disperatamente nella speranza di riottenere il suo impiego(presumo).
La cosa mi ha amareggiato molto e fatto riflettere…nel frattempo nessun cameriere ha avuto il coraggio di fermarli per farsi pagare la consumazione….
Si trattava di Valori.

giovedì 13 marzo 2008

Il Marocco chiama Treviso

Treviso città aperta.
L’Inviato del re del Marocco a Treviso in secret- mission con l’obiettivo di verificare le condizioni dei suoi 10 mila connazionali ,ha emesso il verdetto: Treviso ? “ Città accogliente e solidale”.
Non ne avevamo dubbi. Quelli glie li lasciamo a Veltroni che non ha mai capito il grado di civiltà della Marca tanto impegnato com’era a parlare di solo cinema come tuttora sta facendo ed ha fatto nel suo tour del Nord Est.
Treviso città aperta e sicura.
Per me invece che sono cittadino italiano ,anche se di origine italo - eritrea e che spesso venivo criticato ogni volta che esaltavo la qualità di vita di Treviso e di tutte le città della Marca governate dalla Lega Nord,questa conferma è stata una soddisfazione morale prima ancora che politica. Visto poi che sono un Liberale e non un Leghista…aggiungerei “ Diamo a Cesare quel che è di Cesare”.
L’esempio calzante di queste animate discussioni era il confronto che facevo tra Padova e Venezia governate dalla sinistra e per questo in perenne balia della criminalità etnica , rispetto Treviso ; la Treviso di Gentilini sempre più sicura e pulita. Difficile da capire o ammettere dalla nostra casta politica e dal suo baraccone mediatico.
Questo per molti cittadini veneti sarà un motivo in più il 13 aprile ,per ricordarsi come dirottare i loro voti o il loro non voto di protesta.
Nel frattempo ringraziamo l’onestà intellettuale dell’inviato del re del Marocco e la serietà dei nostri sindaci Leghisti che hanno saputo garantire la sicurezza e migliorato la qualità di vita dei loro cittadini.

mercoledì 12 marzo 2008

Un motivo per cui varrebbe la pena votare PDL: Fiamma Nirestein.
Volentieri pubblico la lettera aperta di Fiamma che assieme a M.V.Brambilla rappresentano la parte pulita del futuro partito di Fini.

FIAMMA NIRESTEIN
I perché della mia scelta

Cari amici,
mi faccio viva solo ora perché, come potete immaginarvi, mi sono dovuta organizzare per affrontare tutto quello che concerne la campagna elettorale, un mondo per me completamente nuovo.
Perché ho deciso di prendere parte a questa esperienza politica? Perché ho deciso di accettare l'invito del Popolo delle Libertà? Cosa c'entra tutto questo con la mia storia e con le mie battaglie?
Intanto molte risposte le trovate qui sotto, nella conferenza stampa di presentazione della mia candidatura avvenuta ieri a Montecitorio.
A seguito delle polemiche di ieri, a quanti esprimono il loro disappunto per la mia presenza in una lista nella quale è stato inserito anche Ciarrapico, dico che considero la sua presenza un fenomeno di scarsissima importanza. Peccato che lui sia stato inserito, come mi sentirete dire nel video.
Ambedue le parti costituenti del Popolo delle Libertà mi hanno fatto contemporaneamente la loro proposta e, come un altro numero di candidati esterni fino ad oggi al mondo della politica, non sono in quota di nessuno dei due partiti, ma per la coalizione del Pdl. Ritengo l'esperienza di un grande fronte per la libertà e per la democrazia un passo importante verso la costituzione di un nuovo capitolo di democrazia italiana, qual è il bipolarismo. Non c'e dubbio che questa coalizione sia quella che ha difeso meglio il diritto d’Israele e che ha portato avanti con fermezza la lotto contro il terrorismo, mente dall'altra parte troppo spesso si andava a braccetto con Hezbollah e siinneggiava a Hamas come a un possibile interlocutore. Questi sono fatti incontrovertibili.
Desidero dare il mio contributo ad un’alleanza antiterrorista, filoisraeliana, filoamericana, che propugni quei valori propri della cultura dei diritti umani. Cultura che costituisce l’essenza del mio percorso, fin dai tempi della lotta femminista alla quale presi parte, e che oggi continuo a sostenere su questa strada perfettamente coerente, per la battaglia di difesa della nostra civiltà.

lunedì 10 marzo 2008

Legalità; il potere dei senza potere come noi

Visto il mare d’immondizia in cui viviamo,ieri pomeriggio assieme a degli amici inglesi ho provato a fare una sorta di lista ,incrociandola con le mail dei nostri simpatizzanti, sulle priorità morali che ha bisogno di recuperare l’Italia. E’ emersa senza ombra di dubbio la Legalità.
L’unica cosa che da potere ai senza potere come noi.

Forte di questo ho provato a scorrere i nomi della nostra potenziale e futura classe dirigente per capire se tra questi vi era qualcuno degno di interesse : “na monnezza”.
I nomi sono sempre i soliti, alcuni ancora macchiati dalla storia ed altri macchiati invece dalla legge; i pochi anonimi forse peggiori dei loro padrini sono macchiati dall’assistenzialismo. Insomma dei semplici presta nome.

A quel punto abbiamo provato a sognare almeno una Spagna libera e cristiana;peggio ancora. La vittoria dello snake Zapatero guarda caso sempre dopo una scia di sangue ,dopo l’iniziale sgomento ci fa tornare alla mente il duro lavoro della destra di Aznar che raccogliendo le macerie di una Spagna decadente , a piccoli passi le rialzava la testa. La stessa testa che con Zapatero è stata consegnata nelle mani della confraternita Araba sotto lo sguardo distratto di un popolo che non si è mai chiesto da dove arrivassero i soldi dell’era Zapatero e del sangue che lasciava dietro le sue ombre.

Adesso è chiaro, che dopo la Spagna e la disfatta di Sarkocy o vittoria di Madame Bruni’(dipende come la si vuole vedere),l’Europa ha già il destino segnato,visto che anche la City londinese ostaggio da sempre dei petrodollari ha già accettato la Sharja.

L’unica speranza è augurarci che la nostra sinistra non tenti il colpaccio alla Zapatero;abbiamo già dato e stiamo ancora piangendo i nostri morti.


venerdì 7 marzo 2008

L'Ebreo è mio fratello


Rispondiamo alla violenza dell'antisemitismo gridando a tutti

" l' ebreo è mio fratello"



Oggi invierò a tutti gli amici bloggers e non,cosi come agli amici ed ai politici che conosco ,una news letter con l'invito di pubblicare almeno per un week end la bandiera Israeliana nei loro siti,oppure mandando la news letter alla loro mailing list o semplicemente un messaggio sms con su scritto " l'ebreo è mio fratello"
Le parole in questo caso non servono.
Grazie a tutti.

giovedì 6 marzo 2008

Anche io mi sento Ebreo

L’antisemitismo politicamente corretto,quello che vive e si nutre in questa Europa decadente e rassegnata, ha dell’incredibile. Da una parte in punta di piedi e in casi rari la si condanna e dall’altra in maniera opulenta la si foraggia : basta sfogliare i nostri grigi giornali e l’istinto al vomito è immediato.

Qualche giorno fa un giovane ebreo francese viene rapito,torturato e seviziato da una banda di arabi islamici e la stampa tutta all’unisono accorre in maniera subdola in loro sostegno: quasi a giustificarli,infatti piuttosto che chiamare le cose con il loro vero nome, i nostri media calcano l’accento più sul degrado territoriale (banlieu),piuttosto che su quello culturale,religioso e politico che alimenta e consolida l’antisemitismo di sinistra di matrice araba che tanto piace anche alla destra.

Cosa significa il concetto di ragazzi disperati solo perché prigionieri delle disastrate banlieu?
Significa forse che Caino lo è diventato solo perché la Francia bianca e benestante lo ha ridotto al ruolo di carnefice suo malgrado?

Eh no, cari amici,qui si tratta semplicemente di pulizia etnica di una guerra dichiarata all’interno di una società laica,libera e occidentale. Le banlieu non giustificano nulla e non ridanno la vita al giovane Ilan Salimi e alle migliaia di ebrei che quotidianamente subiscono la violenza dell’antisemitismo sia esso di sinistra che di destra. Non giustificano le violenze che migliaia di giovani ed anziani subiscono soprattutto dal nostro silenzio e dalla nostra complicità con il mondo arabo integralista ,quel mondo che tanto piace al nostro Ministro degli Esteri.
Anche io che sono italiano, mi sento ogni giorno ebreo, perchè assieme a loro subisco i missili palestinesi da una parte e le menzogne della nostra stampa allineata dall’altra, pronta sempre a condannare il lupo israeliano e dimenticandosi invece quasi sempre del vero carnefice di tutto che risiede dentro i salotti della nostra classe dirigente Europea prima ancora che nei campi Palestinesi . Basti pensare al silenzio mediatico a proposito degli ultimi bombardamenti Turchi ai danni dei Curdi.

E pensare poi che c’è chi fa lo sciopero della sete per un piatto di lenticchie…..

Il 13 aprile è il momento giusto per ricordare le vittime dell’antisemitismo. Io ci sarò.

mercoledì 5 marzo 2008

Radicali di Panna Montata...

Le menzogne e i tradimenti che Pannella non accetta,ovviamente solo se queste vengono applicate a lui,sono le stesse che il mite Marco ha sempre fatto per anni agli italiani e sulle quali ci ha costruito la sua carriera e la sua fortuna.
Dice che il suo nuovo spot dello sciopero della fame non nasce tanto per difesa del suo portafoglio e di quello della “lacrimuccia girl” di Emma Bonino e dei suoi boys che a tutto pensano meno che alle poltrone (bontà loro..),quanto invece per una questione di nobili principi ; ovvero per combattere il malcostume dei suoi padrini che non sono capaci di mantenere la parola data e che continuano a distinguersi per falsità, inganni e tradimenti.

Caro Marco, gli italiani se ne erano già accorti delle vostre menzogne,includo anche te perché ci stavi dentro fino al collo,quando il tuo governo votava l’indulto e rubava i soldi alle famiglie e alle imprese italiane,quando il popolino moriva per mano di una politca killer (ricordati la Reggiani..),a favore degli extracomunitari e quando tu a pancia piena non ci pensavi nemmeno di fare un piccolo e innocente sciopero della fame.

Se penso alle grandi battaglie dei radicali anni settanta da una parte e osservo poi i Radical(i) chic degli anni duemila a cominciare dalla difesa di Caino per finire a Prodi,provo lo stesso disgusto che riesce a darmi il malcostume,le menzogne e la falsità che denunci e che gente come te, Prodi ,Berlusconi,Bertinotti,Di liberto.. rappresentate egregiamente ; in questo caso da perfetti Caino.

Mi domando solo caro Marco,perché hai paura di affrontare il giudizio dei cittadini e invochi invece istericamente come fosse un diritto dinastico,nove seggi blindati alla faccia della democrazia e del giudizio popolare.

Mi auguro pertanto che l’Italia ti eviti gli inutili e prevedibili inviti patetici di sospensione del tuo sciopero della sete…perché questo si sarebbe un grande errore ; difendere chi vuole solo la poltrona e continuare ad essere la Casta vendendo questa porcata agli italiani come una cosa nobile.

Ma si amici,lasciamolo combattere fino alla fine sperando che lo stesso esempio venga subito adottato da tutta questa classe politica indegna e mangereccia che purtroppo continuiamo a mantenere….nella speranza di liberarcene di tutti loro ,questo si, “…in un solo bicchier d’acqua”.

sabato 1 marzo 2008

La Rossa Bambi,fuori dalla porta...

Questa è la triste fotografia:
La povera Rossa,tanto per usare un suo aforisma,è stata elegantemente liquidata dai colonnelli di FI con una ciotola vuota, Fini nella sua innata ambiguità con la mano sinistra dispensa ciotole di riso amaro, affinché si arrivi alla sconfitta elettorale( pur di impossessarsi dell’elefantiaco Popolo della Libertà ), mentre la Lega Nord molto astutamente si appresta a fare il pienone di voti al nord cosi come pure la Lega Sud farà nell’ex regno Borbonico; lasciando di fatto il centro Italia (l’ex Stato Papalino), in mano ai cattocomunisti. Una specie di divisione territoriale identica e studiata appunto in previsione a quella parlamentare.
Ovvero: a destra la Santanchè a sinistra Bertinotti ed al centro il Popolo della Libertà unita come coppia di fatto,con la benedizione della Binetti e di Ferrara, assieme al Partito Democratico, che di democratico porta soltanto il nome.

Ormai è chiaro cosa ci verrà riservato nel prossimo venturo. E per questo ci dobbiamo abituare forse turandoci nuovamente il naso…. anche se la puzza questa volta è davvero insopportabile che poi se pensiamo alla Sharia che sornionamente ci sta aspettando nel mezzo del cammin di nostra vita, il quadro diventa ancora più desolante.

Vorrei però rispondere pubblicamente a tutte quelle mail che ricevo quotidianamente e agli amici che incontrandomi aspettano da me qualche suggerimento.
Cari Amici la mia non è una presa di distanza dalla Brambilla nazionale; ma piuttosto dalla consapevolezza del fallimento annunciato del Berlusca senza le ormai storiche cravatte di Marinella. No Cavaliere, lei ci sta portando alla sconfitta con la sua patetica illusione di avere gli italiani in pugno.

Da Liberale e rappresentante della maggioranza silenziosa mi permetto di darle due consigli,anzi tre:

Diffidi di Fini,è pericoloso.
Ascolti i Liberali veri, non quelli che si è inventato in casa o che pensa di rappresentare Lei.
Si rimetta le sue cravatte di Marinella e incominci a parlare seriamente di programmi e non solo di sondaggi

Come dico sempre, il nostro nemico Annibale ora è più che mai alle porte,anzi ha già attraversato le Alpi e con i suoi elefanti islamici,sta già pregustandosi la vittoria (e questa volta mi creda Pirro non ci sarà..), contro questa Roma decadente dei Senatori parrucconi,delle felpe acerbe,e degli ex missini che Lei ha deciso di rappresentare a dispetto della maggioranza silenziosa che si sta sempre più allontanando da tutto questo marciume.

Forza,si tolga di dosso tutto questa spazzatura e inizi a parlare veramente di cose serie e la smetta di scimmiottare l’idiota Pippo Baudo che ancora oggi nel 2008 dobbiamo sopportarci.Altrimenti l’associazione mentale diventa inevitabile