martedì 20 maggio 2008

Il Pinocchio di Eugenio Scalfari


L’intervista di Fazio ad Eugenio Scalari che domenica sera ho passivamente subito ha dell’incredibile: due venditori di fumo che starnazzano falsità con l’appoggio della Radical Chic, Littizzeto.

La scena:
Sembrava una cerimonia da parrocchietta dove il fraticello Eugenio dall’alto della sua supponenza cercava di spiegare il senso del suo ultimo libro;un esercizio direi anche un po’ patetico visto che Scalfari ha cercato oltretutto di passare anche per un raffinato e colto filosofo. In questo periodo,il fraticello Eugenio sembra infatti che abbia deciso di recitare questo ruolo,purtroppo…
Ma noi lo conosciamo bene questo fine attore e venditore di fumo. Lui si, in questo è un vero campione,quasi quanto Berlusconi.

Avrei voluto chiedere a questa “maschera” del giornalismo, che negli anni ottanta leggevo anche io,purtroppo,come mai sua figlia lavori nell’azienda di Berlusconi e non in quella del suo “padrone” De Benedetti,editore dell’Espresso e di Repubblica.

Avrei voluto chiedergli come mai dagli anni settanta in poi abbia vissuto in simbiosi con il CAF dopo l’arrivo di CDB nel quotidiano “partito” La Repubblica e con la Fiat prima che ciò accadesse.

Avrei voluto chiedergli anche come mai si considera l’uomo che non credeva in Dio e perchè lo stia facendo solamente adesso? Forse, perché nella sua carriera era troppo impegnato a credere nel Potere per occuparsi di Dio?


Piuttosto , per chi non l’avesse ancora fatto,consiglio invece di comprare un libro vero,serio e scomodo(ovviamente scomodo solo a gente come Fazio,Scalfari, Littizzetto…),come quello di Pansa ,che nella sua vita ,poveretto ha anche dovuto subire la sventura di lavorare assieme a questo venditore di parole e di potere come Eugenio Scalfari,