domenica 13 luglio 2008

Ieri la DEA,oggi Unimed;stessa cosa...

Osservo con distaccata preoccupazione il baraccone dell’Unione Meditterenea voluta dal Presidente francese Sarkocy,che in questi giorni ci accompagnerà sotto i riflettori mediatici.
La mia preoccupazione non è casuale o preconcetta,anche perché siamo già stati testimoni di una iniziativa analoga che forse come questa aveva ben nascosto le sue vere finalità.
Un’iniziativa nata con la benedizione mediatica come anche questa operazione sta ricevendo dalla stampa allineata alla Gauche e al politicamente corretto tanto caro ai Liberal, che nel nostro caso significa quasi tutta l’informazione italiana.

Mi preoccupa perché questa pagliacciata mi ricorda per l’appunto,un’operazione simile della quale tuttora ne stiamo pagando le conseguenze. Parlo della DEA,ovvero l’accordo ,inizialmente solo Franco-Arabo culminato con il trattato parigino del 1975,anche qui sotto la benedizione della Gauche,di una certa Chiesa e poi di quasi la totalità dei paesi membri della UE.

Certo oggi non abbiamo più Pompidou al potere ma fortunatamente Sarkocy.

La mia domanda però rimane sempre la stessa di trent’anni fa.
Cosa dobbiamo dare in cambio ai musulmani che attraverso i loro Fondi,le loro banche e i loro compagni di merende ,inclusa la Banca (Goldman Sachs),che ha dato i natali al nostro Governatore Draghi e a tutti i speculatori finanziari che hanno spostato i loro business sulle Commodity tanto per fare affari con i petrodollari,ci hanno svenduti e continueranno a svenderci all’islam?

A tal proposito vorrei ricordare alcuni passi importanti di quel trattato anch’esso nato dopo l’implosione del prezzo del greggio,un po’ come lo stiamo vivendo noi attualmente. La storia d'altronde è impalcabile.

Da www.dhimmitude.org/eurabia/La-genesi-del-dialogo-euro-arabo.d
Maggio-giugno 2005
Claudio Saragozza