L’antisemitismo politicamente corretto,quello che vive e si nutre in questa Europa decadente e rassegnata, ha dell’incredibile. Da una parte in punta di piedi e in casi rari la si condanna e dall’altra in maniera opulenta la si foraggia : basta sfogliare i nostri grigi giornali e l’istinto al vomito è immediato.
Qualche giorno fa un giovane ebreo francese viene rapito,torturato e seviziato da una banda di arabi islamici e la stampa tutta all’unisono accorre in maniera subdola in loro sostegno: quasi a giustificarli,infatti piuttosto che chiamare le cose con il loro vero nome, i nostri media calcano l’accento più sul degrado territoriale (banlieu),piuttosto che su quello culturale,religioso e politico che alimenta e consolida l’antisemitismo di sinistra di matrice araba che tanto piace anche alla destra.
Cosa significa il concetto di ragazzi disperati solo perché prigionieri delle disastrate banlieu?
Significa forse che Caino lo è diventato solo perché la Francia bianca e benestante lo ha ridotto al ruolo di carnefice suo malgrado?
Eh no, cari amici,qui si tratta semplicemente di pulizia etnica di una guerra dichiarata all’interno di una società laica,libera e occidentale. Le banlieu non giustificano nulla e non ridanno la vita al giovane Ilan Salimi e alle migliaia di ebrei che quotidianamente subiscono la violenza dell’antisemitismo sia esso di sinistra che di destra. Non giustificano le violenze che migliaia di giovani ed anziani subiscono soprattutto dal nostro silenzio e dalla nostra complicità con il mondo arabo integralista ,quel mondo che tanto piace al nostro Ministro degli Esteri.
Anche io che sono italiano, mi sento ogni giorno ebreo, perchè assieme a loro subisco i missili palestinesi da una parte e le menzogne della nostra stampa allineata dall’altra, pronta sempre a condannare il lupo israeliano e dimenticandosi invece quasi sempre del vero carnefice di tutto che risiede dentro i salotti della nostra classe dirigente Europea prima ancora che nei campi Palestinesi . Basti pensare al silenzio mediatico a proposito degli ultimi bombardamenti Turchi ai danni dei Curdi.
E pensare poi che c’è chi fa lo sciopero della sete per un piatto di lenticchie…..
Il 13 aprile è il momento giusto per ricordare le vittime dell’antisemitismo. Io ci sarò.
Qualche giorno fa un giovane ebreo francese viene rapito,torturato e seviziato da una banda di arabi islamici e la stampa tutta all’unisono accorre in maniera subdola in loro sostegno: quasi a giustificarli,infatti piuttosto che chiamare le cose con il loro vero nome, i nostri media calcano l’accento più sul degrado territoriale (banlieu),piuttosto che su quello culturale,religioso e politico che alimenta e consolida l’antisemitismo di sinistra di matrice araba che tanto piace anche alla destra.
Cosa significa il concetto di ragazzi disperati solo perché prigionieri delle disastrate banlieu?
Significa forse che Caino lo è diventato solo perché la Francia bianca e benestante lo ha ridotto al ruolo di carnefice suo malgrado?
Eh no, cari amici,qui si tratta semplicemente di pulizia etnica di una guerra dichiarata all’interno di una società laica,libera e occidentale. Le banlieu non giustificano nulla e non ridanno la vita al giovane Ilan Salimi e alle migliaia di ebrei che quotidianamente subiscono la violenza dell’antisemitismo sia esso di sinistra che di destra. Non giustificano le violenze che migliaia di giovani ed anziani subiscono soprattutto dal nostro silenzio e dalla nostra complicità con il mondo arabo integralista ,quel mondo che tanto piace al nostro Ministro degli Esteri.
Anche io che sono italiano, mi sento ogni giorno ebreo, perchè assieme a loro subisco i missili palestinesi da una parte e le menzogne della nostra stampa allineata dall’altra, pronta sempre a condannare il lupo israeliano e dimenticandosi invece quasi sempre del vero carnefice di tutto che risiede dentro i salotti della nostra classe dirigente Europea prima ancora che nei campi Palestinesi . Basti pensare al silenzio mediatico a proposito degli ultimi bombardamenti Turchi ai danni dei Curdi.
E pensare poi che c’è chi fa lo sciopero della sete per un piatto di lenticchie…..
Il 13 aprile è il momento giusto per ricordare le vittime dell’antisemitismo. Io ci sarò.