Dopo i tanti commenti ricevuti abbiamo rivisto la nostra mozione.
Le abbiamo dato un titolo: il PLI per l'Italia, riprendendo esplicitamente la nostra battaglia ideale sin dai tempi di Destra Liberale/Liberali per l'Italia.
I principali cambiamenti rispetto alla versione 1 riguardano:
il capitolo "Organizzazione"
il paragrafo "Orgoglio Italiano"
il nome delle Associazioni che hanno deciso di appoggiarla
Oltre che dai singoli iscritti al Partito, la mozione è infatti appoggiata al momento da tre associazioni: Impégnàti, l'UPL e gli Euroliberali. E il numero di chi ci supporta è alto, oltre ogni rosea previsione. Siamo in tanti!
Questo è allora il momento di dialogare per unire e dare finalmente un porto sicuro alla diaspora storica dei liberali italiani. Continuiamo per precisa scelta strategica a non avere, per ora, un nostro candidato alla segreteria, nè altri nomi prestabiliti per le altre cariche. E' ovvio però che -avvicinandosi il congresso- il tema dei nomi si stia facendo più pressante e richieste in questo senso ce ne sono già pervenute.
Sappiamo che al momento ci sono altre due mozioni:
quella di Diaconale-Taradash, che su Facebook stanno facendo una cordata significativa per la segreteria
quella dell’attuale segretario Stefano De Luca, che sta dialogando con l'attuale struttura nazionale del partito e gli altri gruppi liberali
Sia Diaconale/Taradash che Stefano hanno incontri fissati in tutta Italia per definire alleanze e proposte organizzative. Sono alternative fra loro queste due mozioni? Al momento sappiamo che sono alternative, ma in politica la parola “fine” non esiste, essendo la politica l’arte dell’impossibile.
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In politica i nudi e puri (li chiamano “ingenui”) sono destinati alla sconfitta se non al ridicolo. In politica contano le masse, i bus pieni di votanti in gita premio, i capi-bastone, i soldi spesi per le pubblicità televisive e sugli altri media. Gli ideali in politica scompaiono... indifferentemente dalla loro forza o dalla loro purezza. Ecco perchè gli italiani che noi chiamiamo “perbene” se ne stanno lontani dalla scena.
Questi invece sono proprio gli italiani cui vogliamo dar voce con la nostra mozione. Sappiamo di essere indipendenti sino al midollo, di non dover dire grazie a nessuno, di non essere ricattabili da nessuno. I nostri soldi e i nostri stipendi ce li portiamo a casa lavorando in aziende private. Questa è la nostra forza.
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Un partito che però esca dilaniato da un Congresso non conviene a nessuno, nemmeno a chi vince... sarebbe una riedizione di Pirro.
Idealmente il PLI del 23 Febbraio 2009 deve inglobare tutti, deve usufruire delle risorse di ciascuno e deve iniziare un lungo cammino di ricostruzione ideale ed organizzativa. Siamo tutti chiamati a rimboccarci le maniche. Dal 23 Febbraio, vincenti e perdenti, devono iniziare a lavorare assieme per far forte il PLI in ogni regione, in ogni città italiana.
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E' con questo spirito che incontreremo Diaconale/Taradash. Che parleremo come abbiamo sempre fatto con Stefano De Luca e con tutti i segretari regionali del PLI, ponendo come imprescindibili le condizioni base del nostro impegno ideale: dar voce a quella parte di società che lavora e produce, per lottare tutti assieme contro la politica divenuta ormai industria, clientelismo, sperpero di denaro pubblico e per garantire che lo Stato Italiano sia, in futuro, diretto e gestito solo da politici ed amministratori preparati, accuratamente selezionati e con compensi economici allineati (e non stratosfericamente superiori) a quelli europei.
E con questo spirito non potremo che vincere.
Vi terremo informati sui prossimi sviluppi e sulle ns. decisioni.
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Se vuoi leggere la mozione 2.0 scaricala al link --->> e per firmarla scrivi una mail direttamente al nostro direttore: mario.caputi@impegnati.it