Mohamed Ahmed è un mio carissimo amico ,da sempre impegnato nel sociale presso la comunità straniera di Padova. Questo lo ha portato più volte a dei scontri con la delinquenza etnica che in sfregio alla legge, ha contribuito a rendere invivibile la città di Padova. Per la sua onestà intellettuale Mohamed ha più volte subito degli attacchi personali da questi delinquenti che oltre ad incendiargli la macchina lo hanno anche minacciato di morte.Ricevo quindi da lui una sua lettera aperta riportata e pubblicata dal Mattino di Padova che volentieri giro a tutti voi.
Sono a Padova,dove vivo e lavoro,da molti anni. Ho deciso di organizzare le ronde serali assieme a un gruppo di cittadini di origine straniera.
E questo perché ho un forte senso del dovere e un sentimento di rispetto e di riconoscenza nei confronti del paese che mi ospita. Qui mi sento un patriota e ho tanta voglia di libertà, quella stessa libertà che mi è stata sempre negata nel mio paese di origine,l’Egitto. Non trovo nulla di stravagante per un cittadino proveniente da un’altra cultura nell’amare il Paese che lo ospita. Soprattutto non trovo nulla di strano a sentirmi italiano. Scendo quindi in strada perché anch’io chiedo più sicurezza. Voglio contribuire al dibattito in corso e mandare un messaggio agli immigrati,voglio dir loro che devono prendere le distanze dai loro concittadini che danneggiano l’immagine di tutti gli stranieri in Italia.
L’incontro fra popoli e le culture è una grande ricchezza. Io credo in una società multietnica senza pregiudizi né di razza né di colore,mi piacerebbe poter vivere la mia libertà senza disturbare quella degli altri,mi piacerebbe avere gli stessi diritti e la stessa tutela identitaria degli italiani. Vorrei , insomma , che gli immigrati potessero contare sui diritti degli italiani e che praticassero gli stessi doveri.
Allo Stato chiedo di essere inflessibile con chi viola le regole. La sicurezza è minacciata da costoro,dai delinquenti che non sono bianchi o gialli o neri. Io scendo in strada per manifestare questa elementare convinzione nella speranza che siano in molti a farlo.
Bisogna applicare le leggi , dare certezza alla pena. Tolleranza zero sia per lo straniero che per l’italiano.
Mohamed Ahmed
Conduttore televisivo de LA8 di Padova
http://www.facebook.com/profile.php?id=1333962386#/profile.php?id=1219790777&ref=ts
E questo perché ho un forte senso del dovere e un sentimento di rispetto e di riconoscenza nei confronti del paese che mi ospita. Qui mi sento un patriota e ho tanta voglia di libertà, quella stessa libertà che mi è stata sempre negata nel mio paese di origine,l’Egitto. Non trovo nulla di stravagante per un cittadino proveniente da un’altra cultura nell’amare il Paese che lo ospita. Soprattutto non trovo nulla di strano a sentirmi italiano. Scendo quindi in strada perché anch’io chiedo più sicurezza. Voglio contribuire al dibattito in corso e mandare un messaggio agli immigrati,voglio dir loro che devono prendere le distanze dai loro concittadini che danneggiano l’immagine di tutti gli stranieri in Italia.
L’incontro fra popoli e le culture è una grande ricchezza. Io credo in una società multietnica senza pregiudizi né di razza né di colore,mi piacerebbe poter vivere la mia libertà senza disturbare quella degli altri,mi piacerebbe avere gli stessi diritti e la stessa tutela identitaria degli italiani. Vorrei , insomma , che gli immigrati potessero contare sui diritti degli italiani e che praticassero gli stessi doveri.
Allo Stato chiedo di essere inflessibile con chi viola le regole. La sicurezza è minacciata da costoro,dai delinquenti che non sono bianchi o gialli o neri. Io scendo in strada per manifestare questa elementare convinzione nella speranza che siano in molti a farlo.
Bisogna applicare le leggi , dare certezza alla pena. Tolleranza zero sia per lo straniero che per l’italiano.
Mohamed Ahmed
Conduttore televisivo de LA8 di Padova
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